BERLINO

Dalla porta di Brandeburgo al celebre Zoo, dal Reichstag al castello di Charlottenburg fino al Checkpoint Charlie, ecco le informazioni utili e gli itinerari più importanti alla scoperta della città

Informazioni generali

Con la caduta del Muro il 9 novembre 1989, Berlino ha vissuto uno sviluppo sorprendente e da vero e proprio cantiere a cielo aperto si è trasformata nel simbolo della rinascita tedesca. Oggi è una delle capitali dell’architettura contemporanea (con strutture firmate da Renzo Piano, Frank O.Gehry e Norman Foster), centro di avanguardia e sperimentazione per giovani creativi, con un’attenzione sempre più prioritaria alla qualità e ai piaceri della vita. Le costruzioni più recenti? La cupola di vetro sul Parlamento, il Jüdisches Museum, la East Side Tower e la nuova zona tra la stazione centrale Hauptbahnhof e il Kanzleramt. Tutto si integra perfettamente con il patrimonio culturale della capitale, che conta capolavori (dai tesori della collezione egizia all’Altare di Pergamo) e celebri monumenti (come la Porta di Brandeburgo, il Reichstag e il Castello di Charlottenburg). Una città in continuo mutamento, con una tendenza cosmopolita e innovatrice che non si ferma all’arte: che si tratti di  cibo, shopping o vita notturna, il segreto della nuova Berlino sta proprio nel rimanere se stessa pur cambiando continuamente.

Luoghi da visitare

Hamburger Bahnhof Museum für Gegenwart. Ex stazione ferroviaria della metà dell’Ottocento, dal 1987 è la sede del museo di arte contemporanea della città. Contiene capolavori provenienti dal Museo Nazionale e da collezionisti privati, come Erich Marx, che ha donato opere di Anselm Kiefer, Joseph Beuys, Andy Warhol (da non perdere il Mao) e Roy Lichtenstein. L’area dedicata a Joseph Beuys presenta installazioni pregiate come The End of the 20th Century (1982-83), Unschlitt/Tallow (1977) e Richtkräfte (1974-77).

Neue Nationalgalerie. Costruita nel 1968 in una piazza nei pressi di Potsdamer Platz (a ridosso dal muro che separava Berlino Est da Berlino Ovest), la Neue Nationalgalerie ospita l’arte del XX secolo. L’edificio ha il tetto interamente in acciaio e le pareti in vetro, mentre sul soffitto sono installati schermi lcd che riproducono soggetti astratti in continuo movimento. All’interno si ammirano diversi capolavori, tra cui le opere cubiste di Picasso, Juan Gris e Fernand Léger e quelle espressioniste di Ludwig Kirchner, Edvard Munch e Otto Dix. Da non perdere anche la produzione di Paul Gauguin, Emil Nolde, e Max Beckmann, il Bauhaus di Kandinskij e Paul Klee e il Surrealismo di Max Ernst e Joan Miró.

Altes Museum. È il museo più antico di Berlino, costruito nel 1830 dal più autorevole architetto tedesco, Karl Friedrich Schinkel. A forma di tempio, ha un bellissimo peristilio dorico, una scalinata interna e una grande rotonda al centro, a imitazione del Pantheon di Roma, dove sono collocate 18 statue romane che riproducono altrettanti originali greci. Tra i reperti più preziosi spiccano le collezioni archeologiche con manufatti dell’antica Creta, di Micene e delle Cicladi. Fino al 2009 ha ospitato il Museo Egizio, trasferito poi al Neues Museum.

Neues Museum. Risale circa alla metà dell’Ottocento ed è stato disegnato da Friedrich August Stüler, allievo del celebre Karl Friedrich Schinkel. Sebbene nel progetto originale fossero previsti diversi giardini e scenografici edifici, nella realtà è stato realizzato un solo palazzo, destinato alle collezioni di archeologia. Con i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale la struttura è stata seriamente danneggiata e solamente dal 1997 è stato avviato il restauro, guidato dall’architetto inglese David Chipperfield. Nel 2009 il Museo ha riaperto i battenti e ospita oggi la collezione egizia – tra le più importanti al mondo – con statue, rilievi e parti di architetture che documentano la storia della civiltà dal 4000 a.C. fino al periodo romano. Il pezzo più pregevole e famoso è il busto di Nefertiti, risalente al 1340 a.C. e realizzato in pietra calcarea dipinta.

Pergamonmuseum. È un vero e proprio santuario dell’antichità il Museo di Pergamo, che prende il nome dall’antica città in Anatolia (oggi Turchia) da cui provengono la maggior parte delle opere esposte. Le tre sezioni all’interno (collezione di arte antica, museo dell’Asia Anteriore e museo dell’arte islamica) ospitano alcuni pregevoli reperti di architettura e scultura risalenti a epoche antichissime. Tra gli esemplari più ammirati ci sono l’Altare di Pergamo (ricostruito con resti inediti riportati alla luce in Turchia Occidentale tra il 1870 e il 1880), la Porta del Mercato di Mileto e la Porta Babilonese di Ishtar.

Jüdisches Museum Berlin. Più di 3000 mq di spazio espositivo alla scoperta di duemila anni di storia ebraica in Germania. Il Museo ebraico di Berlino, progettato da Daniel Libeskind nel 2001, contiene fotografie, oggetti, lettere ed efficaci postazioni didattiche che conducono il visitatore alla riflessione e alla memoria sulla storia di questo popolo. L’edificio è formato da due linee, di cui una dritta ma costantemente interrotta e una continua ma dal corso sinuoso a zigzag, a rappresentare il percorso tormentato della storia ebraica. Proprio per questo l’intero progetto è stato ribattezzato dall’ideatore “Between the lines”. Dall’intersezione delle due linee nascono spazi vuoti, alternati a spazi pieni per i camminamenti, gli uffici e le collezioni. Attenzione a non uscire senza aver visitato il Giardino dell’Esilio e dell’Emigrazione, con i 49 pilastri raffiguranti la fondazione dello Stato di Israele nel 1948 più uno per Berlino, che rappresenta l’esilio forzato degli Ebrei dalla Germania

I monumenti

Reichstag. Austero, imponente e in perfetto stile Rinascimentale, il Reichstag è l’attuale sede del Parlamento tedesco. La sua costruzione risale al 1871, quando l’architetto Paul Wallot assunse il compito di progettare la sede del Parlamento durante l’Impero (funzione che il palazzo mantenne fino agli anni ’30). L’incendio del 1933 (appiccato in circostanze sospette) e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale rovinarono in parte la struttura, ma gli interventi di restauro dell’architetto inglese Norman Foster negli Anni ’90 l’hanno riportata all’antico splendore con importanti novità (prima fra tutte l’inserimento della grande cupola ellittica di vetro e acciaio, assolutamente da percorrere). Sede di importanti eventi storici (qui venne firmato il Patto d’Acciaio con l’Italia nel 1939 e si svolse la cerimonia ufficiale della riunificazione della Germania nel 1990), è tornato a ospitare il Parlamento nel 1999. Dalla cima si raggiunge la terrazza panoramica, da cui si gode una spettacolare vista sul parco del Tiergarten e sull’intera Berlino. Per visitare il Reichstag è necessario registrarsi sul sito ufficiale.

Porta di Brandeburgo. Simbolo della città tedesca, è stata costruita tra il 1788 e il 1791 e rappresenta l’unità della Germania. L’architetto che la progettò, Carl Gotthard Langhans, si ispirò ai Propilei di Atene e realizzò una struttura bassa e larga con colonne doriche sullo stile dell’arte ellenica. Risalgono al 1868, invece, le due basse costruzioni (simili ai tempi greci) ai lati della porta: a progettarli fu Johann Heinrich Strack. Famosissima la quadriga di rame che si trova sulla cima: disegnata nel 1795 da Johann Gottfried Schadow, è una copia della versione originale, danneggiata dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale.

La nuova Sinagoga. Tra gli edifici più belli della città, è il luogo di culto ebraico più grande di tutta la Germania, con una capacità di 3.000 persone. Costruita tra il 1859 e il 1866, venne in parte danneggiata durante la Notte dei Cristalli (1938) e dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1988 iniziarono i lavori di ricostruzione, che terminarono nel 1995. La sinagoga oggi non ha più scopi liturgici ma è diventata sede del Centro Giudaico e di una mostra permanente sugli Ebrei di Berlino.

Duomo. Fu Guglielmo II a distruggere l’edificio originario risalente alla metà del Settecento e a ricostruirlo nel 1822 nello stile Neobarocco. Voleva accontentare sua moglie, che desiderava per la confessione luterana una chiesa degna della capitale imperiale. Da non perdere, al suo interno, l’altare in marmo bianco e onice giallo, il meraviglioso organo antico e le tombe di protestanti famosi ed esponenti della famiglia reale (tra cui Federico I, la moglie Sofia Carlotta e Federico Guglielmo II). Gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stato restaurato tra il 1975 e il 1993.

I luoghi da scoprire

Castello di Charlottenburg. È una delle poche testimonianze sopravvissute a Berlino dell’antico splendore e della grandezza degli Hohenzollern, sullo stile della Reggia di Versailles vicino a Parigi. Costruita nel 1699 per volere di Federico III che voleva donare una residenza estiva alla moglie, divenne nel XVIII secolo un salotto mondano, luogo di incontro di intellettuali, artisti, musicisti, poeti e filosofi. Negli anni, oltre alle tre ali originarie, sono stati aggiunti la torre centrale sormontata dalla cupola, la Nuova Ala, il teatro, il padiglione nuovo e altri edifici. Oltre al bellissimo giardino, sono imperdibili la Sala degli Specchi, la Sala Ovale e la Sala delle Porcellane, le cui pareti sono interamente coperte da 3.000 oggetti e figure di porcellana blu Cina.

Giardino Zoologico. Fino a marzo 2011 c’era anche Knut, il popolare orso che aveva commosso milioni di persone. Lo Zoo di Berlino, il giardino zoologico più antico della Germania e tra i più grandi al mondo, rimane comunque una delle mete più interessanti della città. Si trova alla fermata della metropolitana Bahnhof Zoo, resa celebre dal libro “Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino” di Christiane F. e dalla canzone degli U2 “Zoo Station“. Al suo interno, oltre a Bao Bao (il Panda Gigante simbolo stesso dello zoo), si possono ammirare 1.500 specie diverse e 17.000 animali. Durante la Seconda Guerra Mondiale – quando divenne un centro della resistenza nazista contra l’Armata Rossa e le Forze Alleate – sopravvissero solo 91 di 3.715 animali.

DDR Museum. Interattivo, curioso e nostalgico. Trale mete più visitate di Berlino c’è il DDR Museum, che ricostruisce la vita ai tempi del Muro e della DDR mostrando oggetti dell’epoca, programmi radio e tv, interni delle case e perfino automobili risalenti alla Guerra Fredda. Il tutto in modo assolutamente interattivo e coinvolgente. Tra gli oggetti da non perdere: il maggiolino comunista Trabant, la bevanda al gusto di caffè Mocca-Fix, l’asciugacapelli e il ferro da stiro “De 91”.

Haus am Checkpoint Charlie, Mauermuseum. Il Checkpoint Charlie era il famoso punto di passaggio tra la Berlino Est e la Berlino Ovest negli anni della Guerra Fredda. Proprio lì accanto sorge questo museo, unico nel suo genere, che riesce come nessun altro luogo a descrivere il clima e la realtà di quel periodo. All’interno sono esposti alcuni documenti relativi alla costruzione del Muro e i racconti dei commoventi tentativi per oltrepassarlo, spesso rocamboleschi: a bordo di un trattore, nel bagagliaio dell’auto, in una valigia, con scale, in mongolfiera.

Castello di Sanssouci (Postdam). A soli 24 km da Berlino si estende la seducente cittadina di Postdam che, con il suo Castello e il Parco Sanssouci è entrata nella lista dei Patrimoni dell’Unesco. Spesso definita la “Versailles Prussiana” per le forti somiglianze con la celebre residenza francese, è una meta molto ambita proprio perché riflette nei sontuosi edifici e negli splendidi giardini la grandeur di Federico II. Da visitare la Kleine Galerie (dove sono custodite anche alcune tele di Wattau), la Pinacoteca in stile barocco, la Neue Orangerie e la Sala della Grotta. Ci si arriva comodamente con la metropolitana di superficie

 

Indirizzi utili

Ambasciata d’Italia a Berlino: Hiroshimastr, 10785, Berlino, tel. 0049.30254400.
Ente Nazionale Germanico per il Turismo: tel. 02.2611598.