INDIA

Se c’è uno Stato che può essere paragonato a un altro pianeta, questo è l’India. Un mondo a parte, dove passato e presente convivono, tra spiritualità e pacifismo. La religione e i suoi dèi, infatti, coinvolgono ogni aspetto della società, diventando una presenza costante per un Paese che, con quasi un miliardo e duecento milioni di abitanti, è tra i più popolati del mondo. Si estende dalle alture Himalayane alle vaste pianure del Gange, fino ad arrivare all’Oceano indiano.

Un viaggio in India non può lasciare indifferenti, ponendo domande a cui è difficile dare risposte e coinvolgendo totalmente i sensi e la mente: nelle strade le fragranze del legno di sandalo si mescolano agli incensi accesi per la preghiera. Si passa, così, dai picchi dell’Himalaya ai templi del Ladakh (Piccolo Tibet), si passeggia sulle lunghe spiagge di Goa e della costa meridionale e si naviga nelle acque turchesi delle Andamane o tra gli atolli delle Laccadive, esplorando le foreste tropicali del Kerala o il deserto del Rajasthan.

Capitale

New Delhi. Nel 1911 gli inglesi decisero di spostare la capitale del Paese da Calcutta a Delhi, progettata per diventare il centro politico e amministrativo dell’India. La parte nuova si sviluppò a sud, con imponenti palazzi di rappresentanza, grandi viali e monumenti come l’India Gate. La città può essere scoperta attraverso la sua architettura, ripercorrendo le varie epoche attraverso la visita dei tanti edifici antichi risalenti a periodi storici ben proecisi. Al periodo Moghul appartengono gli edifici più imponenti, in arenaria rossa e marmo, come il Red Fort e la Moschea di Fatehpuri. Stessa epoca per la Jami Masijd, la più grande moschea dell’India terminata nel 1658: è un edificio enorme con portali e torri, da cui si gode di una stupenda vista sulla città brulicante. La zona più animata della Vecchia Delhi è la Chandni Chowk (via dell’argento), una strada affollata animata da un lungo bazar con botteghe e bancarelle di ogni genere.Un altro tesoro Moghul è la Tomba di Humayun (Bharat Scout Guide Road), un massiccio edificio con una grande cupola centrale con dei giardini che ospitano tombe. In periferia, a sud della Città Nuova, si trova il Qutb Minar, uno dei più alti minareti in mattoni del mondo.

Itinerari e curiosità

Il Taj Mahal di Agra è, a ragione, il simbolo dell’India. Fatto costruire dall’imperatore Shah Jahan in memoria della moglie Mumtaz Mahal, è considerato il più imponente monumento costruito per amore. Ci vollero quasi vent’anni per edificarlo, nel 1931, e occupò ben 20mila operai provenienti dall’Asia e architetti provenienti dall’Europa. Poco fuori Agra, da visitare anche la cittadina di Fatehpur Sikri, un tempo capitale dell’impero Moghul. Da Agra si può percorrere un bellissimo itinerario che tocca le cittadine di GwaliorOrcha e Khajuraho dove ammirare incantevoli palazzi e templi ricchi di sculture che decorano ogni centimetro delle pareti esterne. Le figure dei bassorilievi sono famose, con le rappresentazioni di figure femminili dalle rotondità prorompenti.

Varanasi (Benares) è il simbolo della religiosità e della misticità dell’India: la vista dei Ghat sul Gange non si dimentica. Le abluzioni nelle acque sacre del fiume sono un’attività quotidiana, così come le tante cremazioni, che è consigliabile vedere dalla barca piuttosto che da terra.

Lo Stato del Rajasthan ha città bellissime, come la capitale Jaipur, chiamata “città rosa” per il tipico colore dell’arenaria utilizzata per i suoi edifici. In città ci sono alcuni gioielli d’architettura come l’Hawa Mahal, conosciuto come “palazzo dei venti”, costruito nel 1799 dal Maharaja affinché le donne della casa potessero vedere la vita scorrere nella via principale, senza essere viste.

Altri palazzi da visitare sono il City Palace e l’osservatorio astronomico Jantar Mantar. Poco distante da Jaipur sorge Amber, antica capitale dello Stato di Jaipur. La vista della fortezza situata sul fianco di una collina è impressionante, sopratutto se ci si arriva a dorso d’elefante. Al confine con il deserto del Thar si stende la città di Jodhpur, chiamata anche “città blu” a causa del colore con cui sono dipinte le case della città vecchia. Il centro cittadino si ammira dall’altura del Forte di Meherangarh, uno dei più imponenti del Paese.

Per gli amanti della natura incontaminata nel Nord dell’Uttar Pradesh si trova il Corbet National Park  e nell’Eastern Madhya Pradesh il Kanha National Park , tra i più importanti per quanto riguarda la salvaguardia della tigre. I safari a dorso d’elefante alla ricerca della tigre si possono fare anche al Pench National Park nel Madhya Pradesh.

Le spiagge della vecchia enclave portoghese di Goa sono tra le gemme dell’India, uno dei tratti più belli del litorale va da Chapora a Vagator, un susseguirsi di baie sabbiose con villaggi di pescatori tra strisce di palme da cocco e qualche scogliera.

Più a sud, invece, il paesaggio è dominato dalle tranquille lagune interne del Kerala, con la sua capitale Trivandrum. Le isole Andamane e Nicobare sono isole tropicali dalle acque turchesi: in gran parte disabitate, presentano una barriera corallina ideale per lo snorkeling.

Tradizioni e folklore

Data la grande quantità di divinità, di guru o figure simili, le ricorrenze celebrate sono moltissime. Alcune feste seguono il calendario lunare e variano ogni anno, come i festival tribali che ricordano usanze e tradizioni antiche. Anche i nomi dei festival possono cambiare da regione in regione. Spesso si protraggono per diversi giorni, con musiche, parate e danze.

A marzo, un po’ ovunque, si celebra l’Holi, ovvero la festa per l’inizio della primavera, durante la quale tutto e tutti sono cosparsi di polveri colorate. Il 15 agosto si celebra il Giorno dell’Indipendenza dalla Gran Bretagna. Il 2 ottobre si festeggia in tutto il Paese l’anniversario della nascita del Mahatma Gandhi.

Il Festival di Diwali o Festival della Luce è celebrato in tutto il Paese e il periodo varia da regione a regione (a Mumbai è attorno a novembre). È festeggiato dagli induisti, dai sikh, dai buddisti e dai giainisti, essendo considerato il giorno della vittoria del bene sul male (Krishna uccise Narakashura e liberò il mondo dal male). In queste giornate i fedeli compiono offerte votive per assicurarsi prosperità e fortuna. Nelle case, negli edifici pubblici, nei templi e sulle rive dei fiumi, si accendono lumini con cui si fanno composizioni assieme a foglie, riso e fiori.

In settembre o ottobre si svolge un altro festival nazionale importante legato alla mitologia hindu, chiamato Dussehra. Leggende mitologiche con uccisioni di demoni e fiabe regionali, ruotano attorno a questo avvenimento. Viene festeggiato per quasi 10 giorni (i 10 volti del demone) con rappresentazioni e spettacoli notturni. L’ultimo giorno viene bruciata la statua di Ravan, simbolo dell’uccisione del demone.

L’Hemis Festival è una delle ricorrenze più conosciute dai viaggiatori appassionati delle montagne himalayane e si svolge nel monastero buddista di Hemis, nella zona della città di Leh, nel Ladakh (il Piccolo Tibet). Lunghe file di viandanti raggiungono il luogo dove monaci, suonatori di corni tibetani e danzatori mascherati, rappresentano l’eterno combattimento tra gli spiriti benigni contro il maligno.

Quando andare

Il clima varia in base alle zone e all’altitudine. Si può dire, però, che l’India ha tre stagioni. Quella calda che dura da febbraio a maggio, quando poi inizia la seconda, quella delle piogge, con l’arrivo dei monsoni che rinfrescano l’arsura. A ottobre la terza, la stagione più fresca. Data la variabilità del territorio, però, è bene considerare le notevoli escursioni termiche. Generalmente, i mesi migliori per un viaggio in India vanno da ottobre a marzo. Nelle regioni del nord-ovest e nelle zone himalayane, invece, meglio scegliere il periodo tra maggio e settembre.

Lingua

La lingua ufficiale del governo del Paese è l’Hindi. L’inglese viene utilizzato nel settore del commercio e dell’economia.

Religione

La maggior parte della popolazione professa l’induismo (82%). Il 12% è musulmano, il 2% è cristiano, il 2% è sikh. I buddisti sono una minoranza, ma diventano maggioranza in alcuni Stati indiani.

Fuso orario

Quattro ore e mezzo avanti rispetto all’Italia.

Distanza dall’Italia

L’India è raggiungibile dall’Italia in aereo. La durata del volo da Milano Malpensa o da Roma Fiumicino a Delhi è di 11 ore circa, con uno scalo.

Moneta

La Rupia indiana (INR).

Pianifica il tuo viaggio

Passaporto con almeno sei mesi di validità e visto da richiedere all’Ambasciata indiana in Italia (via XX Settembre 5, Roma, tel. 06.4884642. Guarda il sito) o all’Indian Visa Outsourcing Centre di Milano.

Salute e assicurazione: Non ci sono vaccinazioni obbligatorie. L’antitetanica, l’antitifica e l’antiepatite sono raccomandate. L’antimalarica dipende dalle zone visitate. In India non è sicuro bere l’acqua dal rubinetto, per cui è consigliabile consumare solo acqua in bottiglie sigillate oppure bevande calde.

Indirizzi utili

Ambasciata italiana a Delhi: 50E, Chandra Gupta Marg, Chanakyapuri, New Delhi, tel. 0091.11.26114355.

Ambasciata indiana a Roma: via XX Settembre 5, tel. 06.4884642.
Ente del Turismo Indiano: guarda il sito

Come telefonare

Prefisso per l’Italia: 0039.
Prefisso dall’Italia: 0091, seguito dal prefisso locale senza lo 0.

Da non dimenticare il repellente per zanzare.

In India la corrente è a 220 volt e le prese sono tripolari, modello inglese. Serve quindi un adattatore.