ISLANDA

 

È il Paese geologicamente più giovane d’Europa, capace di emozionare anche il viaggiatore più esperto. Qui si possono fare esperienze uniche, come il bagno invernale nelle acque fumanti della Laguna Blu, poco fuori Reykjavik, in un paesaggio insolito, accanto alla centrale geotermica di Svartsengi. All’inizio del disgelo, quando si allungano le giornate, la natura è più spettacolare: chi vive a queste latitudini, abituato al grigiore e al buio della lunga notte polare, attende la luce del sole con trepidazione. Sono molteplici le escursioni da fare alla ricerca delle bellezze naturali dell’isola: grandi cascate innevate, laghi ghiacciati e laghi fumanti, geyser che sbuffano precisi come orologi, vulcani, deserti bianchi e paesaggi ricoperti da lava nera, segno di passate eruzioni.

 

L’Islanda si visita soprattutto per la natura che disegna paesaggi unici. Il risultato di recenti movimenti geologici è che ovunque sorgono capolavori naturali: anse e insenature, montagne e cascate, fiumi e ruscelli, coni vulcanici e colate di lava rappresa. Le cascate di Goðafoss e di Gullfoss sono tra le più belle, ma è quella di Dettifoss che emoziona di più, sia che la si veda d’inverno tra il bianco della neve, che d’estate, tra il verde della vegetazione. Durante il percorso, si viaggia tra distese interrotte da ovali turchesi, formati da lagune fumanti, in un paesaggio lunare. Spesso sorgono i tubi ricurvi e le ciminiere delle varie centrali geotermiche che procurano energia pulita e acqua calda per tutti gli abitanti. In pochi decenni l’industria che convoglia il calore prodotto dall’attività vulcanica del sottosuolo ha reso l’isola autosufficiente per l’energia elettrica e per il riscaldamento. Si passa dal lago Mývatn, si prosegue e la vista dell’acqua del fiume che strapiomba spunta improvvisa, tra alture rotondeggianti. Camminando di fronte alle cascate, se ne coglie l’imponenza. Il modo più spettacolare per vedere l’Islanda, è dal cielo. Se le condizioni meteorologiche sono buone si può fare un volo panoramico con piccoli aerei a quattro posti. Si parte dall’aeroporto dei voli domestici di Reykjavik e  il tour classico passa sopra il Parco Nazionale di Þingvellir, che è a poco meno di un’ora di macchina dalla capitale. È una delle principali attrazioni, oltre che per la bellezza, anche perché nel 930 vide la nascita del più antico parlamento del mondo. Dall’alto, si riconosce la frattura che poi continua sotto l’Atlantico e che corrisponde alla dorsale fra le placche dei continenti Eurasia e America, che si allontanano fra di loro di qualche centimetro all’anno. Nella valle di Haukadalur, infine, si vede uno dei più famosi geyser gettare a decine di metri lunghi spruzzi d’acqua e vapore.

 

Tradizioni e folklore

Il Sumardagurinn fyrsti  festeggia il primo giorno d’estate, che cade, in Islanda, il primo giovedì dopo il 18 aprile. Si tratta del primo giorno del mese estivo Harpa secondo l’antica suddivisione isolana dei mesi. Molto prima dell’introduzione dei regali di Natale, questo era il giorno per i regali ai bimbi. Anticamente si distingueva solo tra le stagioni “inverno” e “estate”. Tuttora l’età dei cavalli viene contata in inverni, e non in anni. Il mese Þorri è il quarto mese invernale, durante il quale si festeggia Þorrablót , simile al carnevale. Altra festa è quella degli impiegati Verslunmannahelgi , il primo lunedì di agosto; molti islandesi approfittano del fine settimana prolungato per le gite fuoriporta. Avvenimenti legati alla tradizione e al folklore si susseguono, comunque, durante tutto l’anno. Non poteva mancare il Festival Vichingo, in giugno, a Hafnarfjördur, quando rappresentanti di dieci differenti nazioni si riuniscono per il fine settimana. Durante la Festa Nazionale del 17 giugno gli islandesi vanno in strada per celebrare l’indipendenza, con cortei e balli sotto il sole di mezzanotte. Alcuni festival sono legati al mare e alle tradizioni marinare, in settembre invece si svolge il raduno dei greggi di pecore, che solitamente vagano liberamente durante l’estate, e che in questa occasione vengono raccolte prima dell’inverno, tra canti e balli.

 

Lingua: la lingua ufficiale è l‘islandese che deriva dal ceppo germanico. Si comunica normalmente e facilmente in inglese.

 

Religione: è il luteranesimo, con l’82% della popolazione. Nel Paese vige comunque la libertà di religione.

 

Fuso orario: un’ora in meno quando in Italia vige l’ora solare, due in meno quando da noi c’è l’ora legale.

 

Moneta: la valuta corrente è la Corona islandese (ISK), che ha subito molto i gravi effetti della crisi economica nazionale del 2008.

 

Documenti: Passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio.

 

Numero telefonico unico di emergenza: 112, gratuito e attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

 

Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 00354 (senza lo 0 prima del prefisso locale)

 

L’ Ambasciata d’Italia non è presente in Islanda, quella competente è a Oslo: Inkognitogaten 7, tel. 0047.23084900.

Ente del Turismo islandese